Disfunzione valvola ileo cecale
La valvola ileocecale è la struttura anatomica di confine tra il tratto terminale dell'intestino tenue, chiamato ileo, e quello prossimale dell'intestino crasso, chiamato cieco. La particolare conformazione bicuspide della valvola ileocecale nel cadavere - caratterizzata dalla presenza di due lembi di mucosa che originano dall'ileo per protrudere, a mò di labbra, nel lume del crasso - ha portato gli studiosi ad interpretare questa struttura come un vero e proprio dispositivo valvolare. Secondo questa teoria, oggi da molti ritenuta errata o perlomeno imprecisa, la valvola ileocecale ha il duplice scopo di: rallentare, chiudendosi, il passaggio del contenuto ileale nel cieco, aumentando il tempo di permanenza del chimo nella sede ileale preposta all'assorbimento dei nutrienti residui; consentire, aprendosi, l'afflusso del contenuto intestinale dal tenue nel crasso; impedire, chiudendosi, il reflusso del contenuto intestinale dal crasso al tenue; è questa la principale funzione della valvola che - in caso di malfunzionamento - è tra i fattori responsabili della sindrome da contaminazione batterica del tenue. Infatti il riempimento del colon aumenta la pressione del cieco e tende a spingere il materiale fecale all'indietro contro i lembi valvolari, determinandone la chiusura. Da qui il nome valvola. Tuttavia, su alcuni libri di testo più recenti si sottolinea come la valvola ileo-cecale così come sopradescritta sia prerogativa del cadavere e non esista nel vivente. La suddetta funzione valvolare sarebbe ricoperta non tanto da i lembi della valvola ileo-cecale in sé, ma da un rilievo tondeggiante indotto da un maniocotto di fibre muscolari lisce che vanno a costitire una sorta di sfintere, oggi noto come sfintere-ileocecale.